Qualche giorno fa mi ha chiamata una mamma per una consulenza sul sonno. Mi dice che il suo bimbo di 3 anni si addormenta chiedendole di coricarsi nel lettino accanto a lei e impiega circa 5 minuti per cadere tra le braccia di Morfeo. Anche di notte quando si sveglia ha bisogno del contatto fisico per lasciarsi nuovamente andare al sonno, cosa che avviene comunque abbastanza di rado.
Le chiedo quale sia per lei il problema in questa situazione e mi risponde che teme che, con questo rituale di addormentamento, suo figlio non imparerà MAI ad addormentarsi da solo. Mi scappa un sorriso e le chiedo se ha mai visto un trentenne chiedere a sua mamma di coricarsi nel letto accanto a lei. Ora è lei che sorride, sollevata.
Le racconto degli scimpanzè, che proprio come noi nascono incapaci di reggersi autonomamente e che vengono quindi portati in braccio dalle loro mamme 24 ore su 24: vivono in totale simbiosi finchè non sono pronti per essere autonomi, momento in cui si staccano naturalmente e definitivamente dalla loro madre. Di nuovo le chiedo: “Quanti scimpanzè adulti rimangono attaccati alla loro mamma? E quanti trentenni invece sono ancora a casa dei genitori incapaci di provvedere a loro stessi?”
Non ha molto senso, vero?
Ma la cosa più incredibile è che quando ho chiesto alla nostra mamma come fosse per lei coricarsi vicino al suo bimbo, lei mi ha risposto che per lei è un momento molto bello e piacevole di intimità, che le permette di recuperare tutto il tempo trascorso lontani durante il giorno. Quindi, ricapitolando, questa mamma si fa un problema per una questione che per lei non è problematica e anzi è piacevole e gratificante, solo perché c’è l’idea condivisa che questa cosa sia sbagliata.
La cosa pazzesca è che questo condizionamento culturale è tanto forte da mandarci in corto circuito.
Non mi stancherò mai di ripetere che è da una sana simbiosi che nasce una sana autonomia, ma la strada per la condivisione e l’istituzionalizzazione di questi concetti ha ancora bisogno di essere percorsa a lungo per tornare ad essere un pilastro del nostro essere genitori.