Stare in quarantena è difficile, specialmente per i genitori. È difficile perchè, oltre a dover rinunciare alla quotidianità, alla socializzazione, agli svaghi, alla possibilità di uscire e così via, ci troviamo in una situazione di strettissima convivenza mai provata prima che a tratti può risultare un pò logorante.
In primis si tratta di abbandonare le nostre abitudini e, per quanto possiamo essere per natura flessibili, rinunciare alle nostre routine è di per sè faticoso e destabilizzante. In secondo luogo abbiamo a che fare con la quasi totale perdita di spazi dedicati, di momenti personali; infine ci tocca fare i conti con i ritmi, le esigenze, le volontà e le emozioni di chi vive con noi ed è superfluo specificare che purtroppo non sempre queste si incastrano perfettamente con le nostre.
Questo ci pone nella condizione di doverci autoregolare di continuo: bisogna tenere a bada il nervosismo ogni qualvolta le cose non vanno come vorremmo, la paura di ammalarsi, la preoccupazione per i nostri cari, la rabbia quando ci troviamo a ripetere la stessa cosa per la milionesima volta, la stanchezza di una casa perennemente da riordinare, la frustrazione di un tempo che ci fagocita e ci restituisce alla sera stremati, con la sensazione di non aver portato a termine i nostri programmi.
Come possiamo fare per non “esplodere”?
Per aiutarci a creare una situazione emotiva più facilitante possiamo innanzitutto DEFINIRE UNA NUOVA ROUTINE, evitando di cercare di replicare con notevole fatica la nostra vita quotidiana in queste circostanze atipiche: tutti quanti, ma soprattutto i bambini, hanno bisogno di un minimo di regole e di stabilità per mettere ordine e dare un senso alle giornate.
Inoltre, se non vogliamo soccombere a questo momento, dobbiamo necessariamente ESSERE PIU’ ACCOGLIENTI E COMPRENSIVI, abbassando i nostri standard e avendo un approccio più morbido, in primo luogo verso noi stessi, ma anche verso gli altri membri della famiglia, così da ridurre quanto più possibile le situazioni conflittuali che a lungo andare alzano notevolmente il livello di stress.
Ad esempio possiamo spiegare ai nostri bambini che questo è un momento speciale in cui ci concediamo di fare cose che solitamente non facciamo. E’ probabile che un domani dovremo ridiscutere le libertà che ci concediamo ora, ma bisogna fare un passo per volta: adesso è importante ridefinire un presente che ci aiuti a non sentirci sopraffatti, domani penseremo a come ristabilire “la normalità”.
In ultimo, è fondamentale non perdere di vista la propria individualità e RITAGLIARSI UN PO’ DI TEMPO PER SE’, dedicandoci ad attività che amiamo, che ci rilassano, o semplicemente concederci un pochino di spazio in solitudine: questo è fondamentale per non sentirsi soffocare dalle contingenze e ci aiuta a ristabilire un po’ di calma e buon umore quando le emozioni negative prendono il sopravvento.
Così facendo mostriamo ai nostri bambini come gestire le emozioni con maturità, dimostrando che può capitare a tutti di essere sopraffatti da emozioni negative , ma che in seguito è importante essere consapevoli di quanto accaduto e riscattare la situazione, facendo ammenda e riparando l’errore.